LoL Worlds 2020, il trionfo dell’Esport

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Riot Games colpisce ancora, la decima edizione dei Lol Worlds è un successo su tutti i fronti. Ventidue squadre da dodici diversi paesi si sono date battaglia per conquistare l’ambita Summoner’s Cup. L’evento si è svolto dal 25 settembre al 31 ottobre, tenendo incollati allo schermo milioni di tifosi e appassionati da tutto il mondo. Anche l’Italia ha avuto la sua grossa fetta di pubblico. Grazie a PG Esports, local partner di Riot Games, ha superato i 27.000 spettatori simultanei sul suo canale.

Il “motto” dei Worlds 2020 è “Take Over”, titolo dell’inno dei mondiali

Senza avere i dati del pubblico cinese, che utilizza piattaforme diverse da Twitch e Youtube e ha un pubblico estremamente superiore a quello occidentale, la finale ha avuto un picco di 3.882.252 spettatori in live streaming. Numeri grandiosi, considerando che in finale si affrontavano Damwon Gaming e Suning, squadre rispettivamente della Corea del Sud e della Cina.

Il cammino dell’Europa ai LoL Worlds 2020

A causa della pandemia, non si è svolto il Mid Season Invitational (MSI). Da questo torneo si possono ricavare informazioni maggiori riguardanti le squadre e i loro comportamenti in ambito internazionale. E’ proprio grazie ai risultati conseguiti da Europa e Cina nel MSI del 2019 e nei Worlds dello stesso anno che queste due regioni si sono guadagnate un posto in più per la manifestazione del 2020. L’Europa si è presentata con G2 (vicecampioni in carica), Fnatic e Rogue direttamente al Group Stage. I Mad Lions, invece, hanno dovuto affrontare i Play-in per qualificarsi alla fase a gruppi successiva.

Purtroppo i Mad Lions dell’italiano Shad0w non sono riusciti a superare la fase iniziale del torneo, e i Rogue si sono classificati ultimi nel girone. Così, sono rimasti i “i soliti due”. I team che da sempre si danno battaglia nella LEC e nel panorama internazionale, il Real Madrid e il Barcellona di League of Legends: Fnatic e G2. Ma anche quest’anno, la vittoria finale del campionato, è andata in Asia.

I Fnatic hanno affrontato nel quarti di finale una delle favorite, i Top Esports, primo seed della Cina. Si sono portati sul match point, arrivando a game 3 sul 2-0, offrendo prestazioni convincenti e giocate degne della squadra con più tifosi d’Europa. Hanno però subito il primo reverse sweep della storia dei Mondiali, concludendo la serie 2-3 e uscendo dai LoL Worlds. I G2 hanno affrontato in semifinale i Damwon Gaming, stessa squadra eliminata l’anno prima dai samurai europei. I coreani hanno avuto la loro vendetta esportiva, eliminando l’ultimo rappresentante dell’Occidente con un sonoro 3-1.

Perkz e Caps, simboli dei G2 Esport, con il trofeo dell’MSI 2019

Doppia “batosta” per l’Inter degli esports

Chi segue i profili social delle squadre di calcio italiane, si sarà stupito nel vedere un video pubblicato dal profilo dell’Inter, in cui alcuni giocatori auguravano buona fortuna ai Suning per la finale ai campionati mondiali di League of Legends. Il team Suning infatti, squadra cinese qualificata ai mondiali come quarto seed della LPL, è di proprietà della Suning Holdings Group, azienda fondata e guidata da Zhang Jindong, padre di Steven Zhang, attuale presidente dell’Inter. Per lo stesso motivo, il team finalista ha posato con le maglie della squadra italiana poco prima della semifinale vinta contro i Top Esports.

Purtroppo per loro, questi auguri non hanno portato alla vittoria finale, che avrebbe permesso alla Cina di vincere il titolo per il terzo anno consecutivo. Nel frattempo, in Italia, su un esport totalmente diverso, l’Inter ha visto scadere la partnership con il celebre team Qlash per quanto riguarda FIFA. Il contratto non è stato rinnovato e il team italiano ha stretto un altro accordo, rimanendo sempre all’ombra della Madonnina, con l’AC Milan. Beffati dai cugini rossoneri, i nerazzurri, per affrontare la eSerie A, si sono legati al team Bundled, con un roster di player internazionali.

KDA e Seraphine alla cerimonia d’apertura della finale

Nonostante una pandemia mondiale in corso, Riot Games è riuscita ad organizzare uno spettacolo dal vivo per la finale. Allo stadio Pudong di Shanghai, con seimila spettatori presenti, estratti a sorte da una richiesta di oltre tre milioni di persone. Come ogni anno, lo spettacolo è stato condito da effetti speciali e realtà aumentata, e dal ritorno in grande spolvero, delle KDA. Per chi non lo sapesse, il gruppo k-pop delle KDA è stato creato da Riot Games in occasione dei mondiali del 2018, dove hanno esordito con Pop/Stars, pezzo da quasi 400 milioni di visualizzazioni su Youtube.

Le KDA sono nate come una linea di aspetti, ma quello che la Riot ha voluto fare è stato darle una vita e un’identità propria. Akali, Evelynn, Ahri e Kai’sa hanno una voce, un carattere, e sono vere e proprie popstar virtuali. Così come lo è Seraphine, nuovo campione, al quale è stato creato un profilo Instagram e Twitter, mesi prima dei rumors sul suo rilascio. Tramite le foto, i messaggi e le storie di Seraphine, abbiamo potuto scoprire come una ragazza dalla voce miracolosa è passata dal cantare al microfono della sua cameretta “all’esibirsi” su un palco di una finale dei LoL Worlds insieme al celebre gruppo k-pop. La vita delle KDA continua anche parallelamente al gioco, con foto del gruppo alla settimana della moda di Shanghai, e l’uscita del loro nuovo EP “All Out”, con cinque brani inediti.

Il gruppo KDA al completo: Kai’Sa, Evelynn, Ahri e Akal


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