Federico Marconi, gioventù e talento per Fifa 21

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Sul canale Twitch di Atleta League, è andato in onda il primo appuntamento con “A tu per tu”, il nuovo format di presentazione dei caster del torneo, già nel vivo della sua seconda edizione. Il primo ospite è Federico Marconi, caster di Fifa 21. Innamorato da sempre del calcio, Federico è anche Youtuber, streamer, e telecronista per Sportitalia. Sul web gioca a Fifa, e da sempre racconta belle storie di calcio giocato e non. In TV, invece, è la voce delle partite del campionato svedese, danese, scozzese, australiano, argentino, brasiliano e primavera.

Federico Marconi e l’Atleta League, una storia destinata a continuare

Lo avevamo già visto durante la prima edizione. Ci siamo affezionati alla sua voce e al suo umorismo. Lo vedremo di nuovo, ancora per Fifa 21, ancora affianco di Simone AKirA Trimarchi, ma prima dovevamo massacrarlo un po’. Federico Marconi è stato ospite in redazione per fare ciò che, teoricamente, dovrebbe riuscirgli meglio: giocare a Fifa. Ciò che forse Federico non sapeva era che insieme a noi ci sarebbe stato uno dei partecipanti alle fasi finali della precedente edizione di Atleta League. Grazie al supporto di potenti mezzi tecnologici messi a disposizione dalla redazione di Atleta News, abbiamo organizzato un mini torneo casalingo, facendo rispondere Federico alle domande del Direttore durante le partite del celebre simulatore di calcio targato EA Sports. Abbiamo messo a disposizione 12 Super Squadre e creato una Super Lega senza troppi squilibri popolari.

Durante la prima partita, Federico Marconi comandava il Liverpool, mentre Alessandro, l’ex partecipante dell’Atleta League, l’Inter. “Il livello del torneo a cui ho assistito nella scorsa edizione era altissimo. Bel calcio giocato, e poi c’era anche la modalità Pro Club, che mi sono divertito tantissimo a castare, perché quello è calcio reale. Ma, siamo ancora 0-0“. Detto fatto, bastano poche azioni ad Alessandro per chiudere la prima partita con un sonoro e doloroso 4-0 ai danni di Federico Marconi, che chiede subito una rivincita, convinto di poter fare meglio. Un 4-0 che non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni, ma quanto sarebbe possibile questo risultato al giorno d’oggi?. Portiamo il discorso anche sul calcio reale, per cercare di rendere la sconfitta un po’ meno amara. “Quest’anno non è impossibile. Il Liverpool concede molto e l’Inter non è prima in campionato per caso“.

A tu per tu, Federico Marconi, caster di Fifa 21
Federico Marconi e il 4-0 rifilatogli da Alessandro

Caster, ma anche telecronista televisivo

A Federico, tutto sommato, gli vogliamo bene. È per questo che prima di fargli affrontare la rivincita contro Alessandro, gli abbiamo regalato una vittoria scontata, contro di me. Nobiluomo d’altri tempi, o forse troppo distratto dal pensiero della partita precedente, mi concede l’onore di segnargli due goal. Ovviamente questo non influisce sullo scontato risultato finale: 5-2 e un morale rinnovato, pronto ad affrontare il Golia che lo aveva distrutto pochi minuti prima. Le storie di rivalsa piacciono a tutti, un po’ come la favola che sta vivendo il Brøndby, protagonista del campionato danese che Federico Marconi racconta ogni weekend. “Il campionato danese è probabilmente il più divertente tra quelli che seguo. C’è la favola del Brøndby che cerca di terminare il dominio del fortissimo Midtjylland, ed è ricco di talenti, con nomi che vedremo presto nel calcio che conta“.

Le favole di rivalsa piacciono a tutti, ma forse non ad Alessandro, che comandando il Manchester City contro il Milan, gli rifila un 3-0. Ibrahimovic non è bastato a Federico per realizzare un goal, anche perché come ben spiegato da Alessandro “il meta di Fifa al momento è incentrato su giocatori piccoli e veloci e non sui giganti d’area di rigore“. Parlando del gigante svedese, di cui è recente la notizia del ritorno in Nazionale, ne approfittiamo per fare a Federico un’ultima domanda, un suo giudizio sui prossimi campionati Europei. “Vedremo sicuramente Ibra, al momento la Svezia non ha nessuno di più forte nel suo pacchetto offensivo. Per quanto riguarda l’Italia, è bella e giovane, ha il dovere di puntare ad arrivare in fondo, nonostante ci siano squadre sulla carta più forti“.

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